Waiting for Babbo Bastardo with 5 dollars in my right hand
Squilla
il telefono, 3 di notte. Salto giù con la prontezza di un pompiere
in una torrida estate californiana, in mezzo secondo sono sveglio,
vigile, lucido. Ogni singolo muscolo pronto a scattare, perché se ti
suona il cellulare nel mezzo della fase REM, significa che è
successo qualcosa di grave.
Tipo
che hanno dato fuoco al Mikkeller con
Borg Bjergsø dentro.
“Sono
El Presidente”.
Sollievo
– che
sciocco:
Il Mikkeller è un birrificio “zingaro”, privo di una propria
sede (sucate nerds della birra), non può
essere incendiato.
“Mash
a 67% domani all’hotel Hydrogenos, che è chiuso di inverno.
Compilatio auto gestita sfornata per il 24 dicembre. Sera.
Ora di cena.”
Mi
tremano le gambe:
angoscia, raccapriccio
e tentennamento.
Una
S-C-A-D-E-N-Z-A
“Ma
Presidente, a
dire il vero,
io dovevo ancora far uscire con la compilatio di Settembr...”.
Silenzio.
Nessuna risposta dall’altra parte. Ha già attaccato.
Il
Sonno è tornato tra le braccia di Morfeo come un cucciolo di bulldog francese bagnato.
Perché
se ti chiama El Presidente, uno che combatte da tempi immemorabili
una guerriglia contro la
FionsantNestleDupintfidiputt
a colpi di melanzane e pomodori con una ferocia da far apparire il
Joe
Mondragon di Milagro come un pupa George TexMex, uno che quando
l’uomo del monte gli chiese il permesso di attraversare le sue
proprietà “lasciò l’aratro ancora nel solco, chiese a
Massimetto
di portargli la toga, si deterse il sudore e indossò le armi” e
Cincinnato muto, si può fare solo una cosa: Obbedire.
Indosso
la vestaglia di seta con il logo dei primal scream sulla schiena,
raggiungo la cucina, mi verso un uischetto, apro il PC, indosso le
cuffie, sospiro:
“Mi chiamo Charlie Scarpino, Dirigo Radio
Carlonia, gli dei mi perdonino”.
Cosa
ci insegna quanto scritto Sopra (per gli affetti da DSA e per chi non
ha pazienza di leggere 2 righe in croce):
Significa
che a grande richiesta (1 persona, El presidente, leader indiscusso del sacro birrificio
Pyongyang Brewery), torna la compilatio autogestita da voi, miei piccoli ascoltatori: siccome il tempo è tiranno e la voglia
pure peggio, ecco le istruzioni da seguire per mandare in onda la
vostra richiesta.
Mandare
un messaggio, scritto (peggio) o vocale (meglio), entro
le 23:59 del 23 dicembre,
a charlie.radiocarlonia@gmail.com,
specificando:
-
Il vostro nome/soprannome/epiteto spregiativo con cui il popolino armato di torce e forconi e solito additarvi
-
La vostra richiesta, composta da titolo del brano, artista e possibilmente album
Mi
raccomando, aderite numerosi e ricordate: se la puntata viene uno
schifo, E’ COLPA VOSTRA!
Questa invece
è una ficata, as usual.
edit: per chi non riesce a visualizzare il player qui sotto (i.e.chi usa safari come web-browser) collegarsi direttamente a mixcloud:Ascolta_Compilatio!
In foto:
Batman kiss bass player incita tutti a mandare la compilatio di
natale sotto i rami di mini-spelacchio (copyright: la prof sfebbrata)
Traccia
(Gruppo; Album)
-
Sigla_Jessica Jones Main Theme (Sean Callery; Jessica Jones OST)
-
Kallans Ateruppandelese (Anna Von Hausswolf; Dead Magic)
-
Back on the Chain Gang (Morrissey; California Son)
-
I know it’s over (Jeff Bucley; You and I)
-
Sand Castles (Paul Weller; True Meanings)
-
My Shadow Life (Mark Lanegan & Duke Garwood; With Animals)
-
Tides (Suede; The Blue Hour)
-
Malaria (Kaltes Klares Wasser; Kaltes Klares Wasser)
-
Carolyns Fingers (Cocteau Twins; Blue Bell Knoll)
-
‘02 Be True to Your Bar (The Magnetic Fields; 50 songs Memoir)
-
Time Elastic (Laish; Time Elastic)
-
Dagger (Slowdive; Souvlaki)
-
La Nuit Revient (Dernière Volonté; Devant Le Miroir)
-
Hunter (Anna Calvi; Hunter)
-
White Eyes (The Kilimanjaro Darkjazz Ensemble; From the Stairwell)
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